TERRA DI LAVORO di P. P. Pasolini

Commento liberamente desunto da Pasquale Capuano

Il volume -Le ceneri di Gramsci- che riporta il sottotitolo 'Poemetti', raccoglie le poesie già pubblicate sottoforma di 'plaquette' o su riviste (la plaquette è un opuscolo), tra il 1951 e il 1956 ed è diviso in 11 poemetti.
Il titolo si estende, da un  poemetto immaginato davanti alla tomba di Gramsci nel cimitero degli Inglesi a Roma, a tutto il libro che ha in tutto il suo percorso lo stesso, diffuso leit-motiv: quello appassionato e polemico riguardante il marxismo, o meglio, l'IPOCRISIA DEL MARXISMO. Il suo atteggiamento di amore-odio verso il socialismo e le sue contraddizioni gli provoca una sofferenza psichica estrema.
L'onestà intellettuale nei confronti dell'ideaale socialista 'STATALISTA' è molto intensa; tanto da farlo apparire, a volte, in contraddizione con la sua affezione allo spontaneismo delle masse o, se si preferisce, le azioni spontanee del popolo. Come in tutte le altre sue opere di scrittore, poeta,soggettista, critico d'arte, saggista, anche in questa raccolta Pier Polo Pasolini si mostra, e come tale universalmente riconosciuto, personalità complessa, inquieta, lucida e provocatoria ed è considerato uno degli intellettuali della cultura italiana più intensamente onesti.

Incuriosito da questo suo atteggiamento etico-artistico, ma anche politico, sono andato alla ricerca di autorevoli commentatori della sua opera e di suoi critici autorevoli e credibili.
Le loro recensioni mi hanno incuriosito ed 'intricato' non poco giusto quel tanto da spingermi a compredere, per leggerlo attentamente il testo 'Le ceneri di Gramsci'.
Anche in quest'opera si evidenzia quanto avevamo letto nelle recensioni dei critici e studiosi, cioè che è una personalità che affascina e attrae, specie quando si fa riferimento al suo travaglio psicologico, che, tra l'altro, lo portò, con riflessi sulla sua produzione artistica, alla presa di coscienza di diversi problemi esistenziali oggettivi.
A partire da quello religioso, che Pasolini risolve nei termini di una religione/passione, per finire a quello politico-sociale, che trova la sua soluzione per Pasolini nella "scoperta di Marx": la religione e la ragione e la passione e l'ideologia !!!
Queste due condizioni dell'anima di Pasolini informano, in una sintesi felice, l'opdera 'Le ceneri di Gramsci', una raccolta di poemetti in cui esplode in modo molto evidente la contraddizione dell'intellettuale... onesto verso ilsuo ideale: il Pasolini che è <per Gramsci> sul piano della consapevolezza ideologica, è <contro Gramsci> nella sua adesione alla spontaneità anarchista del popolo. Questa condizione dell'anima di Pasolini permea in varia misura tutta la sua opera ed è, conseguentemente, presente anche in <Le ceneri di Gramsci>, di cui fa parte il poemetto <TERRA DI LAVORO>, di cui sottoponiamo al lettore la parte iniziale:

<Ormai è vicina la Terra d i Lavoro,
qualche branco di bufale, qualche
mucchio di case tra piante di pomodoro,

edere e povere palanche.
Ogni tanto un fiumicello, a pelo
del terreno, appare tra le branche

degli olmi carichi di viti, nero
come uno scolo. Dentro, nel treno
che corre mezzo vuoto, il gelo>

Questo è l'ultimo poemetto che chiude <Le cebneri di Gramsci>: In esso Pasolini immagina di essere (oppure è la descrizione di udel ricordo di un viaggio realmente fatto??) in un treno affollato di pendolari, soli, che hanno per nemici <il padrone>, ma anche il 'compagno' che pretende che lottino in una fede che ormai è negazione... della fede. In quel <oli> tra virgole si evidenzia un altro motivo centrale del poemetto <La Terra di Lavoro>, che è rappresentato dalla condanna degli "operai, che muti (e soli, appunto, ndr), innalzano nel rione dell'altro fronte umano...".

Il poemetto La Terra di Lavoro, ultimo della raccolta, come ho già detto, scritto con il suo tipico liguaggio poetico, più vicino alla prosa che agli standard canonici della poesia classica, descrive (ma non con l'atteggiamento disincantato dell'osservatore superficiale) con pochi e semplici concetti, impregnati di so cialismo, i tratti essenziali della condizione umana, sociale e politica ed economica del popolo di una terra del Meridione che egli in un'altra opera (L'umile Italia) definisce <sporca e splendida> in contrapposizione al Nord <puro e umile>.

 

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Profilo di P.P.Pasolini, liberamente desunto da Pasquale Capuano da:
- Dizionario Unico Universale, Speciale Europa, Fratelli Spade Editori, 1993
- Grande Enciclopedia De Agostini, Modena, 1971
- Le ceneri di Gramsci, Edizioni Garzanti, 1957
- ...et alii...