Home arrow Pillole di cultura arrow I giochi dei bambini di sessanta anni fa... e oltre!
I giochi dei bambini di sessanta anni fa... e oltre! Stampa E-mail

A mazza e piuze

Questo gioco si faceva utilizzando un'asta di legno lunga circa 120 centimetri ed una piccola asticella lunga circa 15 centimetri ricurva. Era un gioco individuale e consisteva in due momenti.

  1. l'asticella piccola veniva poggiata a terra con la gobba verso il basso su un dossetto di terra emergente dal piano del terreno;
  2. l'asta lunga veniva utilizzata per assestare un colpo all'asticella su uno dei lati ricurvi (a destra se si era destri e a sinistra se si era mancini); la si faceva saltare  in aria e la si colpiva, cercando di scagliarla il più lontano possibile (un pò come il golf, ma senza la necessità della direzione!);
  3. la vittoria arrideva a chi la scagliava più lontano (e senza rompere vetri!!!).

 

A castiell'

Meno pericoloso dell'altro, questo gioco aveva bisogno di due cose per essere giocato:

  • dei semi di ciliegia, messi in gioco in numero uguale da tutti i giocatori partecipanti;
  • un pezzo di suola di scarpa (generalmente un tacco che veniva affidato, alla fine del gioco, a un giocatore che lo custodiva per la tornata successiva) o un dischetto di legno.

Il gioco consisteva nel disporre una fila di semini di ciliegia su una zona in piano e con gli stessi semini si costruiva un castelletto a uno dei due lati della fila, alto tre o quattro centimetri. Poi si faceva la conta tra i giocatori, disposti in circolo, e si stabiliva l'ordine di partecipazione in senso orario e a partire dal giocatore individuato dalla conta: si lanciava il tacco di scarpa d'uomo o il dischetto di legno, cercando di interrompere la fila di semini il più vicino possibile al castelletto (da cui ii castiell) perchè, chi colpiva la fila di semini, ne vinceva tutti quelli a destra dell'interruzione: se si colpiva il castelletto, si vincevano tutti i semini.

 

A spaccavasule

Era fatto con monetine fuori corso (u ruisord, il due soldi in rame; u quattesord, il quattro soldi o venti centesimi in nichel; a mezalir, la mezza lira in nichel; a lir, la lira in nichel e u ciantesim, il centesimo in bronzo) perchè la miseria era tanta e non ci era certo consentito di giocare con monete vere!
Il gruppo di ragazzi che partecipava al gioco lanciava le monetine in aria cercando di farle caderre sulla connessura tra i pezzi di basolato del fondo stradale: quando non era possibile giocare sul basolato della strada, si tracciavano delle linee sulla terra compatta del cortile di casa: vinceva colui che lasciava cadere la sua monetina sulla connessura oppure quanto più vicino possibile ad essa, e si impossessava delle monetine degli altri giocatori meno fortunati.

 

A sottamur

Era un pò una variante del gioco dello spaccavasul e si giocava generalmente al coperto in caso di tempo cattivo: i giocatori cercavano di lanciare la monetina quanto più era possibile vicino al muro e vinceva colui che ce la faceva aderire completamente.

 

A spaccestrummel

Si riuniva una squadra di strommolari provetti e si faceva la conta per decidere a chi toccava di 'andare sotto', cioè a chi toccava correre il rischio di vedersi spaccato il suo strummolo dai colpi degli altri della squadra. Si, perchè i favoriti dalla sorte, quelli 'andati ncopp', avvolgevano con una cordicella di canapa i loro strummoli e li scagliavano in direzione di quello conficcato nella terra. La forza distruttiva dello strummolo lanciato era così grande che lo strummolo conficcato con la punta nella terra o che era andato 'fore', perchè colpito da un lanciatore di striscio, si spaccava con facilità, ove colpito dalla punta d'acciaio dello strummolo che lo percuoteva.

 

Strummolo
Strummolo

 

A te liscie e te foche

Questo era un gioco che conoscono anche i bambini di oggi: è il nascondino.

 

 
< Prec.   Pros. >