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Lastra marmorea epoca romana

 

"Solo ciò che è memoria testimoniata, diventa storia"

 

Note esplicative

La fotografia del disegno, riprodotta in copertina, rinvenuto in uno dei manoscritti degli “Atti della Commissione Conservatrice dei monumenti ed oggetti di Antichità e di Belle Arti”, conservati presso il museo provinciale di Capua, riproduce in modo molto semplificato la forma di una lastra marmorea con incisi dei caratteri di epoca romana.
Francesco Maria Pratilli nella sua “Via Appia riconosciuta e descritta”, ne certifica la provenienza dalla zona sud-orientale, località “Madonna delle Grazie, extra Capuam ad viam Atellanam…”.
Della certificazione dell’avvenuto rinvenimento da parte di F. M. Pratilli, fa fede Theodor Mommsen nel suo “CORPUS INSCRIPTIONUM LATINARUM”. Infatti, al numero di codice 3997[534*] di pagina 401, del 1888, egli riporta la stessa indicazione topografica del rinvenimento, ritenendo giusta quella del Pratilli. Riporta ancora nella stessa indicazione di pagina 401 del C.I.L., un’ osservazione per precisare che “… ad numerum 3997 pro “MAURATA” scribendum esse “MACERATA” observit Kieper…”. L’epigrafe, incisa su lastra marmorea, appare scarna e di poco pregio artistico per assenza di bassorilievi, pitture, disegni o sculture floreali o mitologiche. Ma, pur nella sua semplicità essa ha per noi un valore eccezionale dal punto di vista dell’argomento trattato in questo testo.
Le lettere, non cancellate dalla mano impietosa del tempo e dall’incuria dell’uomo, sono undici, tutte in una so9la riga: “ALEXSA * CON L L…” e con un segno grafico che noi abbiamo interpretato come una “V” dell’alfabeto latino, quindi, una “U” italiana. Dalla ricostruzione (Vedi capitolo Epigrafia) dell’epigrafe abbiamo ipotizzato la seguente inscrizione

"ALEXSA CON ligata Lucio CLaVdio"

Cioè

"Alessia legata (per sempre) a Lucio Claudio"

 
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