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SETTORE I – L’inserzione presentata, che appare chiaramente di lezione pre-latina , è riportata su una patera, ritrovata in uno scavo archeologico fatto nel 1754. Relazionato in un manoscritto anonimo, conservato presso il Museo Campano di Capua, lo scavo è detto essere avvenuto “presso la Cappella della Madonna delle Grazie, detta di Macerata”. Il manoscritto, catalogato b\473, è stato decriptato e riportato integralmente in un altro nostro testo su Macertata Campania.

SETTORE II – Le quattro coppie di parole, riportate su quattro settori di una stessa patera, ritrovata nella stessa necropoli di cui al manoscritto b\473, sono scritte sui quattro lati della patera. A.S. Mazzocchi, richiesto dall’Anonimo Autore, per il tramite del signor Banone Antonimi (?) << non seppe dire altro se non che siano caratteri ionici antichissimi>> (osco-campani?).

SETTORE III – Nel terzo settore abbiamo riportato un disegno riproducente una stele funeraria  votiva con un epigrafie in lingua osca, ritrovata in uno scavo archeologico in località “Patturelli” ( a circa 750 m. in linea d’aria dalla cappella della Madonna  delle Grazie di Macerata C.), nota con il nome di “STELE DELLE CURTI”.

SETTORE IV – Nell’ultimo settore abbiamo riportato il breve testo di un epigrafe in lingua osca1, con la trasformazione del testo in caratteri latini e, quindi, tradotti in lingua italiana (vedi scheda nº 8).

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1 Gli Osci scrivevano (come gli Etruschi, gli Arabi e i Greci(Ionici arcaici)) e leggevano le righe dispari da destra verso sinistra  e le righe pari da sinistra a destra.

 
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